“Ti scelgo perché mi hai riconosciuto la libertà di essere me stessa” cit. Angela Volpini, rivoluzionaria mistica cristiana
Un paio di settimane fa, girovagando sul canale Youtube dell’eccellente Mauro Scardovelli, mi sono imbattuta “per caso” in questo video intitolato “Mandate all’aria tutti i sensi di colpa e realizzatevi pienamente”. Dato che l’argomento crescita personale mi interessa, inizio ad ascoltare tranquilla, senza minimamente immaginare che questa frase, a un certo punto, mi avrebbe colpita in pieno petto… Tipo colpo energetico super-segreto, tanto caro agli eroi degli anime giapponesi.
Lo confesso: mi ha stesa! Ha trapanato cuore e cervello nel giro di un attimo.
Ho passato molti giorni a rifletterci su, ogni tanto a perdermi con lo sguardo nel vuoto, in terrazzo, proprio dove si arrampica il gelsomino che ora è coperto di fiori profumatissimi.
“Ti scelgo perché mi hai riconosciuto la libertà di essere me stessa” ha scatenato in me un mare di pensieri riferiti anche all’Arte, non solo all’ambito strettamente sentimentale della frase (Angela Volpini infatti la cita parlando del giorno del suo matrimonio).
Per me l’Arte si comporta esattamente così:
dona la libertà di essere se stesso a chi si esprime attraverso le sue diverse forme.
Quando l’espressione artistica è autentica e non punta semplicemente a fama, soldi e notorietà, allora sì che siamo liberi di essere noi stessi. E vale per chiunque, non solo per gli artisti che ne hanno fatto una professione.
Tutti possono trovare la libertà di essere pienamente se stessi: “basta” scegliere di fare entrare l’Arte nella propria vita.
Accettare questa scelta in modo sereno però non è facile, condizionati come siamo dall’attuale modo di vivere in questa società: conciliare il portare la pagnotta a casa con l’essere se stessi a volte pare quasi impossibile.
Per tanto tempo ho proprio vissuto un conflitto di questo tipo e come me so per certo molti altri artisti: per anni e anni non ci siamo dati la libertà di essere noi stessi, accettando le scelte altrui, tutte tranne l’Arte.
E invece cosa comporta fare una scelta contraria alla propria autenticità?
A parer mio genera dolore, frustrazione, depressione e la sensazione di non vivere pienamente seguendo la propria strada e i propri talenti. Ci si sente in gabbia, come un cricetino che gira nella ruota senza speranza, o magari chissà, aggrappato al pensiero di un lontano futuro artistico “quando sarò riuscito a…”
Molti si riavvicinano all’Arte timidamente, magari una volta in pensione, smettendo di ricacciare a forza in un angolino buio le proprie inclinazioni. Così scatta qualcosa e finalmente questi artisti si rendono conto che è il momento di scegliere finalmente chi o cosa può dare loro la libertà di essere se stessi e di vivere come vogliono.
Non è assolutamente facile, lo so. Ma che senso ha essere qui sulla nostra bella Terra se viviamo passivi e vuoti come zombie? Che senso ha se non siamo autenticamente noi stessi?
Ecco perché questa citazione mi ha scossa profondamente, proprio in un momento di grande cambiamento per il mondo e anche per me.
È uno di quei messaggi che arrivano a sconvolgere la tua vita quotidiana, però devi essere ricettivo e con le orecchie aperte per capire e abbracciare la potenza di un messaggio così.
Forse per me è questo il momento giusto di scegliere veramente l’Arte (decisamente molto prima della pensione che dubito di vedere mai), e magari ora lo è anche per te che stai leggendo questi pensieri… In fondo, niente succede per caso, e soprattutto non arrivano per caso frasi potenti come questa.
A presto,
Marina