Questo post sarebbe dovuto essere diverso: in una dimensione parallela sarebbe stato un annuncio entusiasta per promuovere la mia seconda partecipazione all’edizione 2021 di ROCCAmbolesca Dantesca, a Meldola dal 28 al 30 Agosto.
In questa realtà purtroppo le cose sono molto diverse…
Rewind: edizione 2020
L’anno scorso ho partecipato con gioia e gratitudine alla prima edizione di questo bellissimo evento (ne ho parlato in un post prima e in uno dopo la mostra).
Certo, ci sono state limitazioni e regole che prima del 2020 non esistevano nemmeno, ma ce l’abbiamo fatta:
la Rocca di Meldola si è animata di Arte e artisti con quadri, sculture e performance emozionanti!
In una cornice suggestiva abbiamo tutti dato il via libera alla creatività, ognuno di noi con il proprio spirito e con la propria sensibilità. In più è stato anche un successo di pubblico con oltre mille visitatori (se non ricordo male i numeri).
Quindi per me ROCCAmbolesca 2020 è stato un evento importante, infatti mi ha dato tante soddisfazioni sia a livello professionale che a livello umano. Ho potuto conoscere artisti sensibili con cui iniziare il progetto #IntervistArtista e con cui inaugurare nuove amicizie.
In più, la mostra mi ha dato l’opportunità di incontrare persone interessate a quello che faccio, incontri belli a livello umano e che hanno portato anche a delle vendite.
Ecco perché ora scrivo con sentimenti oscillanti tra lo sconforto, la rabbia e una ferma determinazione.
Niente ROCCAmbolesca Dantesca per la Dipintora
Non parteciperò all’edizione che sta per partire.
Non sarò presente all’estemporanea nel cortile della Rocca (all’uscita della visita, per intenderci) in programma per sabato 28 Agosto.
Non metterò piede alla Rocca.
Perché?
Perché da quando è stata istituita la porcata del green pass (non so come meglio definirla) ho deciso che avrei boicottato gli eventi e i posti che lo avrebbero richiesto.
Sulla questione mi sono confrontata personalmente con gli organizzatori: inizialmente sembrava che potessi partecipare anche senza lasciapassare, con la condizione di montare tutto prima dell’inizio dell’evento e poi di non entrare in Rocca. Avrei partecipato certamente con il naso tappato, ma sarebbe potuta essere un’occasione per parlare con le persone e protestare attraverso il linguaggio dell’arte.
Invece no… Alla fine, nonostante la parte dell’estemporanea fosse all’aperto, o lasciapassare o niente. Per me allora la risposta diventa
no grazie, mi dispiace ma non partecipo.
Tengo a precisare che naturalmente, per correttezza, chi di dovere è già stato informato della mia scelta e ringrazio per il rispetto dimostrato per questa decisione.
Ma non ti puoi fare un tampone per l’evento e non rompere il cazzo?
No, perché si tratta di difendere un principio, difendere delle libertà fondamentali come quella di spostarsi liberamente dove si vuole, frequentare i posti che si vuole e soprattutto godere dell’Arte, della Bellezza e della Cultura senza essere discriminati per scelte di vita strettamente personali.
Chi vuole o deve adeguarsi obtorto collo al green pass ha le sue motivazioni e non lo giudico, anche perché nessuno può sapere cosa una persona stia provando e quali situazioni sita vivendo.
So solo che personalmente mi sono schierata in questa che è stata anche definita una “battaglia spirituale” e voglio fare quello che posso per rendere il mondo un posto migliore.
Devo farlo trovando alternative? Ok, le troverò.
Ci saranno persone che non approvano questa linea? Sticazzi.
Il discorso potrebbe diventare lunghissimo, quindi lo finisco qui.
Auguro tanta fortuna agli amici artisti di ROCCAmbolesca Dantesca 2021 (qui il link all’evento Facebook), spero che per loro si riveli un’esperienza bella e positiva. Se vorranno raccontarmi com’è andata, sono sempre disponibile per un caffè e quattro chiacchiere.
Chi invece volesse vedere i miei lavori dal vivo, o ci becchiamo da qualche parte in giro (segui la pagina Facebook o Instagram per novità) oppure in studio da me previo appuntamento.
Appello agli artisti…
Dato che mi stanno balenando in testa alcune idee che vorrei sviluppare, faccio un appello agli artisti massacrati da questa gestione pandemica fondata sulla paura:
se vogliamo trovarci e organizzare qualcosa che riesca a portare colore e avere una visione costruttiva degli eventi che stanno accadendo, uniamoci!
Fosse anche solo incontrarci e scambiarci storie, esperienze e conoscenze. Basta una mail, un messaggio o un piccione viaggiatore.
A presto,
Marina