IntervistArtista all’amico pittore Paolo Graziani di Forlì.
Se qualcuno mi chiedesse “fammi un esempio di persona cordialissima, solare e sorridente” beh, non avrei nessun dubbio a rispondere: Paolo Graziani, pittore.
Ho avuto il piacere di incontrarlo per la prima volta durante Vernice Art Fair 2019, quando ho condiviso uno spazio espositivo con lui e altri artisti. È stata un’esperienza molto bella, ricca di grande armonia e condivisione tra artisti, tanto che in seguito da lì sono nate diverse amicizie e collaborazioni.
Che lo dico a fare: naturalmente pure qui c’è stato lo zampino di Cristian Cimatti (qui la sua IntervistArtista) che ci ha invitati entrambi ad esporre a Vernice e qualche tempo dopo a Meldola, alla mostra collettiva “A Pelle”.
Tornando a Paolo, oltre alla profondità dei suoi discorsi e le stesse sue opere (che personalmente mi suscitano sensazioni positive), una cosa che mi ha sempre colpita di lui è la generosità e il modo che ha di valorizzare gli altri artisti, nello specifico.
L’ho osservato più di una volta parlare con entusiasmo delle opere dei “compagni di Vernice/collettiva” ai visitatori: questa voglia di condivisione senza protagonismi per me è una lezione che tutti gli artisti dovrebbero imparare.
Molto attento alla Spiritualità, contribuisce a iniziative di carattere sociale di cui ci parlerà lui stesso fra poco… Intanto ringrazio Paolo per la sua partecipazione e l’entusiasmo con cui ha risposto alle domande!
E ora: via all’IntervistArtista con Paolo Graziani!
Domanda 1 – Iniziamo dal nome: usi il tuo nome di battesimo o un nome d’arte? Se usi il tuo nome hai magari un progetto in particolare che ti identifica?
Paolo – Marina ciao, innanzitutto un cordialissimo saluto e grazie per questo graditissimo scambio di pensieri, lo definirei un dialogo tra amici, persone che si stimano e si vogliono bene.
Domanda 2 – Quando e come è nato il tuo amore per l’Arte?
Paolo – Vorrei risponderti in questo modo: da sempre appassionato d’arte, di armonia e bellezza per coglierla sopratutto negli altri (perché ipercritico con me stesso). Visitatore di luoghi storici, borghi, eventi, mostre altrui… Trovo che sia un arricchimento meraviglioso riuscire a ricevere qualcosa che ci emoziona.
Poi per curiosità, interesse, necessità interiore e desiderio, in modo autodidatta ma viscerale, ho provato anch’io a cimentarmi con tutti i dubbi e le titubanze del caso…
Tantissimi sono agli amici artisti che devo, dovrei ringraziare per ciò che mi hanno dato e trasmesso, sopratutto all’inizio di questo percorso. Ho avuto con taluni grandissimi artisti in modo autentico, spontaneo e sincero un sano confronto: pensieri, consigli, incoraggiamenti, affetto.
Il loro aver condiviso con me un giusto modo di approcciarsi, guardare, vivere e interpretare l’espressione artistica mi ha rafforzato ed è stato un sentire a dir poco speciale… Un grazie di cuore a due nomi su tutti: Vito Montanari e sua moglie Lyda, e Gabriele Catozzi.
Domanda 3 – Qual è stato il progetto o evento artistico più recente cui hai
partecipato ? Ce lo racconti?
Paolo – In questo interminabile periodo di pandemia ho praticamente annullato, disdetto quasi tutto… Però ti cito due cose alle quali in modo diverso ho aderito.

Anime Senza Voce in special edition 2020, evento internazionale contro l’abuso minorile. Artisti uniti tutti insieme in un abbraccio, attraverso le proprie opere dare voce ad abusi infantili taciuti e poi raccontati dalle vittime in forma anonima in età adulta in crude lettere.
Quest’anno, appunto causa covid, le opere non erano fisicamente presenti ma sono state videoproiettate in palazzi storici (a Cervia, Ravenna, Bertinoro). Noi, vestiti di bianco, con luci e palloncini liberati in cielo abbiamo accompagnato e introdotto i presenti in questa sensibilizzazione.
Altro evento artistico che vorrei citare, e nel quale non ero fisicamente presente: due opere sono state esposte ad Emirates art Connection negli Emirati Arabi. Mi piace quando riesco a portare il mio racconto in luoghi ancora non visitati.
Domanda 4 – Parlando di materia… Quali materiali e/o strumenti usi per creare? E qual è “l’attrezzo del cuore”, che non manca mai quando crei? Ci racconti la sua storia o come ti fa sentire?
Paolo – Chi osserva ciò che creo direbbe senza esitare spatole, stucchi plastici, smalti acrilici… In totale, totalissima realtà c’è un unico imprescindibile elemento che anima ogni realizzazione:
“un pensiero”, mi soffermo su un determinato sentire, “un concetto” che dentro il mio animo ad occhi chiusi prende forma, calore e colore e fuoriesce con una forza incontenibile. Ho necessità di condivisione, di raccontarlo attraverso il quadro.
Vorrei con il mio pormi umano e artistico poter avviare riflessioni, raccontare un qualcosa che può generare buoni sentimenti: l’arte è un dono, uno strumento che mi viene prestato per dare una testimonianza di Fede e Speranza.
Domanda 6 – Un po’ di ironia: il commento PIÙ folle o divertente o allucinante o da altro mondo che ti hanno fatto.
Paolo – (senza citarlo, un parente): “Paolo cosa stai facendo?”
Per risposta gli cito il pensiero che cerco di rappresentare. Lui guarda il quadro, lo riguarda… Inclina e muove la testa in tipologia stupore, titubanza e sconcerto. Fino a poco tempo fa diceva: “mi spiace ma io non ci riesco assolutamente a vedere ciò che tu dici di voler rappresentare!”
Ha ha ha! Ora siamo migliorati, si ferma alla scossata di testa o passa direttamente al saluto.
Domanda 7 – Momento sfogo: cosa ti fa uscire dai gangheri rispetto al mondo dell’Arte?
Paolo – Il settore dell’arte in ogni sua espressione pittura, musica, poesia, ecc, vive periodi di abbandono e trascuratezza. Gli artisti, per promuovere la propria arte, sempre più spesso devono farsi carico di mancanze altrui organizzative, strutturali, di risorse e in questi vuoti si inseriscono talune volte interlocutori che possono rivelarsi opportunisti e poco professionali.
All’interno del mondo stesso, non volendo usare il politicamente corretto o dissentendo da certi atteggiamenti, direi: la poca umiltà, la presunzione; ove capita, la non onestà intellettuale e il vuoto lasciato quando ci si trova dinnanzi un quadro che non pulsa perché non ha anima, palesa unicamente il compiacimento di chi lo ha eseguito.
Domanda 8 – Ispirazione: cosa o chi ti ispira? Qual è la molla che ti fa scattare in piedi alle 2 del mattino per lavorare a una tua opera?
Paolo – Vivere ogni cosa come se non ci fosse un domani, vivere pienamente e totalmente quell’attimo che ci viene donato… E con il passare del tempo questa “urgenza” ho iniziato a chiamarla “sclerosi”, ha ha ha!
Domanda 9– Cosa bolle in pentola? Quali progetti hai per il 2021 e oltre? Idee da realizzare?
Paolo – Diverse cose da verificare e che potrebbero realizzarsi incrociando le dita. Ti cito tre eventi dall’anno scorso rimandati che dovrebbero realizzarsi nel 2021:
- Triennale delle arti visive a Roma a Giugno
- Insbruck arte a Luglio con battitura d’asta delle opere durante l’evento
- Vernice Art Fair a Forlì a Settembre
L’artista vive il momento più bello quando ogni cosa di lui freme e lo avvisa che un’opera nuova deve prendere forma… Spero sempre di augurarmi altri momenti come quelli.
Domanda 10 – Dove possiamo trovarti, online e non?
Paolo – A San Martino in Strada di Forlì (FC), online invece:
- Profilo Facebook : Paolo Graziani (@paolo.graziani.3)
- Pagina Facebook: Paolo Graziani realizzazioni
- Istagram: _paolo_graziani
- Sito web: www.grazianipaolo.it
Prima di concludere, qualche “supporto visivo”

Grazie ancora a Paolo Graziani, pittore, per aver partecipato all’IntervistArtista! Invito a seguirlo sui social e soprattutto dal vivo, quando si potrà: parlare con lui è sempre un’esperienza che arricchisce.
Bene: anticipazioni per la prossima IntervistArtista! Sarà la volta di una pittrice presente a ROCCAmbolesca: chi sarà? Dico solo che io e lei eravamo a solo una porta di distanza…
A presto!
Marina