IntervistArtista all’amica pittrice romagnola Monia Marcis alias Ceridwen Erin.
Se faccio un salto indietro con la memoria non ricordo esattamente quando ho incontrato Monia per la prima volta. So per certo, però, che non si trattava di un ambito artistico, quanto piuttosto di incontri con amici che abbiamo in comune.
Di lei mi piace il sorriso onnipresente e la cura con cui si dedica alle sue passioni, come la rievocazione storica particolarmente accurata in tutti gli aspetti (dal vestiario alla creazione di accessori).
Poi ho scoperto che Monia è anche una bravissima artista, con un cuore aperto e una mano molto, molto buona! Vedrai con i tuoi occhi le sue opere e mi potrai dire…
Infine, come non parlare della sua umiltà, della voglia di imparare e di mettersi in gioco? Caratteristiche che apprezzo moltissimo in una persona in generale, e in un’artista in particolare.
Ora bando ai convenevoli e…
Iniziamo l’IntervistArtista con Monia Marcis, meglio nota come Ceridwen Erin!
Domanda 1 – Iniziamo dal nome: usi il tuo nome di battesimo o un nome d’arte? Se usi il tuo nome hai magari un progetto in particolare che ti identifica?
Ceridwen Erin – Ciao Marina, ti ringrazio infinitamente per l’opportunità che mi stai offrendo e ti dirò di più: è la mia prima intervista in assoluto!
Ma torniamo alla domanda. Non so se capita a molti… io firmo gli acquerelli con il mio nome di battesimo (Monia Marcis, nd Marina), ma di fatto il mio pseudonimo è “Ceridwen Erin”. Questo pseudonimo è nato dopo molti anni di evoluzione del mio “IO” ed è il concentrato di molteplici significati.
Ceridwen è il nome di una divinità celtica simbolo della sfera femminile e per estensione delle fasi lunari collegate alle 3 fasi della donna (Nascita, Fase Adulta, Anzianità).
È anche quindi collegata al concetto di “morte” come rinascita spirituale, ovvero il rinascere in una forma diversa dalla precedente.
Erin invece è l’antico nome di Irlanda, una terra che amo profondamente.
Insomma, è tutto un bel frullatone concentrato di significati importanti per me!
News 2021: attorno al concetto legato al mio pseudonimo, è nato il mio logo (posso fare un ringraziamento?? Grazie ad Andrea, il mio compagno, per aver curato la parte grafica con tanta santissima pazienza seguendo i miei voli di fantasia).
Domanda 2 – Quando e come è nato il tuo amore per l’Arte?
Ceridwen Erin – Credo di essere sempre stata innamorata dei colori, delle forme e della creatività sin da piccolissima. Ricordo che i miei disegni erano sempre un po’ fuori dalle righe… Sempre molto “magici” (pieni di creature alate partorite dalla mia fantasia, tutte rigorosamente armate di bacchetta magica!)
Crescendo mi sono innamorata dei documentari della mitica famiglia Angela, dove Storia, Arte e Scienza si sono sempre fuse in un unico stupendo format televisivo (e qui si è sviluppata la mia enorme passione per i viaggi finalizzati ad ammirare con i miei occhi tutti i luoghi meravigliosi che avevo visto in TV).
Dai 30 anni in su ho iniziato a girare tutta l’Italia alla ricerca di Pinacoteche e Musei e lì ho davvero capito che l’Arte era parte di me. Guardare un’opera tuttora mi rapisce totalmente…
Poi alla veneranda età di 37 anni ho preso in mano pennelli e colori. Devo davvero dire un infinito Grazie (con la “G” maiuscola) ad artisti come Marco Pasquini, Francesca Mazzini e Franco Vignazia che ormai da anni mi consigliano, mi insegnano e mi sostengono.
Domanda 3 – Qual è stato il progetto o evento artistico più recente cui hai partecipato? Ce lo racconti?
Ceridwen Erin – Essendo neofita del mondo dell’Arte non ho mai partecipato ad eventi (Per ora! Ma la voglia di affacciarmi al pubblico è tanta).
In questo momento, desidererei poter prendere parte a qualche esposizione insieme ad altri artisti proprio per confrontarmi con loro ed imparare prospettive nuove raccogliendo più insegnamenti possibili. Poi chissà… Magari in futuro sarò seduta su un aereo diretto a New York per una esposizione tutta personale!! (Scusami Marina ma sognare non costa nulla e mi mette tanta allegria!)
Domanda 4 – Parlando di materia… Quali materiali e/o strumenti usi per creare? E qual è “l’attrezzo del cuore”, che non manca mai quando crei? Ci racconti la sua storia o come ti fa sentire?
Ceridwen Erin – Innanzitutto non ti nascondo che ho un amore viscerale per gli acquerelli. Non ti so spiegare il perché, ma in particolare l’indaco è in assoluto il colore che amo e lo metterei in tutte le salse in qualsiasi dipinto. È un colore pieno, corposo, profondo. Pur essendo potenzialmente scuro, non mi trasmette sensazioni negative anzi mi trasmette proprio molta calma. È un colore riflessivo se vogliamo.
Mi sto avvicinando timidamente anche ai colori ad olio. Sia quest’ultima tecnica che gli acquerelli, sono due metodi pittorici che mi rapiscono per le tempistiche diametralmente opposte.
Mi spiego meglio. L’acquerello ti richiede una lavorazione rapida (se non addirittura rapidissima) che è in linea con il lato del mio carattere un po’ impetuoso e frenetico, mentre la tecnica ad olio è proprio l’apoteosi della calma… Stare seduta a lavorare una singola sfumatura per interi minuti riesce a staccare la mia mente dalla realtà e mi infonde un gran senso di tranquillità e pace.

Domanda 5 – Parlando di spirito… Quali sensazioni, emozioni, suggestioni vuoi trasmettere con le tue creazioni?
Ceridwen Erin – Ahahahahah bellissima domanda! In questo momento vorrei solo non essere presa per pazza perché sperimento molti tipi di dipinti diversissimi tra loro: guardando ciò che creo, senza conoscermi personalmente, si potrebbe pensare di avere a che fare con un soggetto dalla personalità multipla!
In realtà vorrei primariamente comunicare la mia passione verso tutto quello che non conosco o anche solo trasportare le persone, magari solo per pochissimi secondi, in un mondo più leggero della realtà che purtroppo ci circonda da un anno a questa parte.
In sostanza dire alle persone: “forza, non smettete di sognare”. Credo che siano proprio i sogni, il motore della nostra curiosità e in parte anche della nostra speranza e della fiducia nel futuro.

Domanda 6 – Un po’ di ironia: il commento PIU’ folle o divertente o allucinante o da altro mondo che ti hanno fatto.
Ceridwen Erin – Questo me lo ricordo abbastanza bene. Ti ho già accennato a quanto le opere d’arte mi rapiscano, no? Bene. Passiamo all’esempio pratico.
Qualche anno fa ero dentro un museo per visitare una mostra temporanea. Tra le tante meravigliose opere, era esposto anche un dipinto realizzato da Domenico Baccarini. Insomma, quel quadro aveva una (dico una) sfumatura di colore meravigliosa in un angolino di questo dipinto. Tanto meravigliosa che ho perso la cognizione del tempo e solo dalla faccia degli addetti alla sorveglianza ho focalizzato di aver passato ben 20 minuti fissa in quel punto! Puoi ben immaginare come se la ridessero gli addetti… Al suono delle loro risate non sono servite di sicuro delle parole! E ti confesso che ho riso pure io…
Domanda 7 – Momento sfogo: cosa ti fa uscire dai gangheri rispetto al mondo dell’Arte?
Ceridwen Erin – Che l’Arte in Italia non sia considerata un valore ma solo “un di più”. La nostra Nazione è letteralmente costellata di arte a tutti i livelli, soprattutto in campo archeologico. Nonostante ciò non viene valorizzata. Sogno (Utopia?) di vedere un giorno un Ministro della Cultura che davvero metta mano al settore, facendo decollare il paese. Ho visitato Paesi Esteri che da cumuli di sassi hanno tratto un punto di interesse turistico, con tanto di incassi costanti a beneficio della comunità. Ho detto tutto.
Domanda 8 – Ispirazione: cosa o chi ti ispira? Qual è la molla che ti fa
scattare in piedi alle 2 del mattino per lavorare a una tua opera?
Ceridwen Erin – Non ti nascondo che la mia mente è sempre alla ricerca di progetti nuovi da sperimentare ma è quando sono in mezzo alla Natura che traggo la maggiore ispirazione. Ogni colore, forma o suono è fonte di idee e stimoli. Non a caso adoro stare in mezzo ai monti anche da sola.
Se la si osserva attentamente, si noterà senza dubbio che la Natura ha già creato tutto quello che serve all’occhio e alla mente. Esistono davvero un equilibrio e un’armonia generale anche nelle più piccole cose.
Domanda 9 – Cosa bolle in pentola? Quali progetti hai per il 2021 e oltre? Idee da realizzare?
Ceridwen Erin – Nel mio pentolone bollono tanti progetti… Gli ultimi in ordine cronologico sono dedicati rispettivamente al grande Miyazaki e alle antiche carte nautiche.

Nel caso di Miyazaki, si tratta di rendere omaggio ad un autore che ha segnato costruttivamente la mia infanzia ma anche il mio presente.
Mentre nel caso delle antiche carte nautiche, si tratta proprio di una ricerca di carattere storico oltre che artistico.
Sicuramente, questi mini-progetti sono il Beta testing che mi serve per prendere familiarità con un settore tutto nuovo per me. Le idee non mi mancano ma devo affinare il tiro per passi più importanti che spero di realizzare entro un paio di anni.
Domanda 10 – Dove possiamo trovarti, online e non?
Ceridwen Erin – Sicuramente mi potete trovare on line in Instagram (profilo Ceridwen.Erin_aquarelle). Utilizzo questa piattaforma perché è immediata e funzionale quindi non a caso è attualmente il luogo in cui pubblico tutto ciò che realizzo. Potete scrivermi commentando un qualsiasi post o meglio ancora scrivendomi nella cosiddetta “Direct” ovvero il servizio di messaggistica integrato di Instagram.
Diversamente potete contattarmi alla mia mail ceridwen.erin@yahoo.it
E ora vai di “supporto visivo”!

Grazie ancora all’amica pittrice Monia Marcis, ovvero Ceridwen Erin, per essersi messa in gioco in questa IntervistArtista con il suo spirito frizzante! Mi raccomando, seguila su Instagram, in attesa di vederla dal vivo.
E le anticipazioni per la prossima IntervistArtista? Ancora non so, vedremo!
A presto!
Marina